Coraggio

Marina notturna

 
E’ libertà. La notte
incalza l’inerme
e le stelle sono lontane, bucano
i pensieri. A volo
battuto in pugni di cuore.
 
C’è una strada d’aria
sulla quale puntare i piedi. I fiumi
scorrono al mare. Così
andiamo
scrutando barlumi nel labirinto.
 
La mia faccia è nera, indistinguibile.
 
Abbandono
la ricerca affannosa del mantello.
 

                                                    Domenica Luise

                                                     (Olio su tela di Domenica Luise,  30 per 40)

 

18 pensieri su “Coraggio

  1. è veramente bellissima tutta, di una intensità che commuove.Ma da questo punto in poi mi ha profondamente coinvolta.grazie"C’è una strada d’ariasulla quale puntare i piedi. I fiumiscorrono al mare. Cosìandiamoscrutando barlumi nel labirinto. La mia faccia è nera, indistinguibile. Abbandonola ricerca affannosa del mantello.

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  2. Certo, ci vuole coraggio, quando la notte ti invita ad essere completamente libera, e soprattutto libera di pensare, e anzi ti incalza a farlo, e tu sogni (vedi col pensiero) una meta di luce,  le stelle lontane, t’accorgi che proprio loro sono ciò che desideri, al punto che oltre-passano (bucano) i tuoi stessi pensieri. Ci vuole coraggio persino a pensare! È un attimo, quell’attimo di volo della mente che ti fa vibrare dentro, un attimo piccolissimo, ma intenso (a volo battuto in pugni di cuore). Concetto profondo e pieno di consapevolezza razionale, ma che fa vacillare. C’è una strada d’aria sulla quale puntare i piedi: e come fare? Ecco, vorresti un punto fermo, una piccola sicurezza, ma questa non c’è. Siamo come i fiumi che vanno verso il mare, loro meta inconsapevole, vanno e basta. Così noi andiamo, ci troviamo sulla strada senza neppure aver visto la partenza, e proseguiamo, quasi a tentoni, scrutando barlumi in questo labirinto che è la vita! E quando saremo al traguardo non vedremo neppure l’arrivo, non sapremo d’essere arrivati.Immagine bellissima. La mia faccia è nera, indistinguibile nel buio della notte: siamo tutti uguali, andiamo tutti dalla stessa parte, non occorre neppure la nostra carta di identità, la strada è unica, non si può sbagliare.  Abbandono la ricerca affannosa del mantello: se non ricordo male, in altre tue poesie evochi questa immagine del  mantello. Che non serve, perché non serve portarsi addosso zavorre, pesi, sostanze; non è necessario accumulare nulla, basta avere l’anima linda. Non occorreva certo analizzare questa bellissima poesia così nel dettaglio, le metafore bellissime che hai utilizzato erano chiare già alla prima lettura. Ma ho voluto farlo, perché è una di quelle poesie che mi avvincono, che mi arrivano dritte al cuore. Se mi permetti, anche se non le conosco tutte, è la più bella in assoluto, tra le tue poesie, (tra quelle che conosco). Per il lirismo che la pervade, e che commuove.Ciao, carissima.Carmen

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  3. Forte di un coraggio superiore, anche brancolando in un buio di stelle lontane…anche per me la più bella e coinvolgente che ho letto di te fin'ora…Un abbraccio e grazie!Graziella

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  4. Dopo il commento esaustivo e profondo di Carmen, non mi permetto di aggiungere altro, cara Mimma. Dico soltanto che questa poesia è bellissima per le metafore, il lessico e i significati che pervadono il cuore.Grazie cara, complimenti anche per il dipinto.un caro abbraccioannamaria

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  5. Ci pensano quelli del Nord a far diventare extracomunitari quelli del Sud! Basta aspettare… o forse… per loro lo siamo già, perché lo siamo sempre stati?Ah! ma come si vive al sud, di sole, di sguardi, di parole, di condivisione! è vero, non per tutti è così, anche al sud. Ma a me mi basta il mare! (a me mi, sicuro!)Ciao,Carmen

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  6. Hai ragione, Carmen: ci basta il mare.Non ho modo di incollare qui il tuo commento, ma per ingrandirlo è facilissimo: basta fare  clic su visualizza in alto, scendere sul menu a tendina che appare fino a zoom, cliccare e poi cliccare su aumenta zoom.Penso che sia stato un errore del programma, che èavvenuto un'altra sola volta, con un commento di Nunù, anche quello era bellissimo.Negli altri casi non ha mai sbagliato.

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  7. Nudi, indistinguibili, andiamo liberi alla ricerca nel mistero, puntando i piedi nell' aria: ci vuole coraggio titanico. Così ho interpretato questo tuo testo dalle immagini scolpite e mi è piaciuto molto.stai benefranca

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  8. Dice bene Carmen,c'è una ricerca di identità in questo notturno , pervaso dal buio . Da brividi è quella chiusa , in cui hai il volto nero ed abbandoni la ricerca del mantello. Sembra una resa questa chiusa … è dolorosissima. Forse che nella resa, in quel lasciarsi andare è la  libertà???!!!Ti abbraccio, ammirata .nunù

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  9. Sì, Nunzia, è proprio come tu dici: viene il momento dell'abbandono e dell'ineluttabilità, allora soltanto se ne assapora la liberazione, ma non è uno stato costante perché la vita carnale predomina con le sue esigenze: la casa da pulire e ordinare, il pranzo, il falegname, qualcuno bussa alla porta, squilla il telefono, ti hanno ordinato un quadro e ci vuole il giorno vuoto per creare e via sempre così. Tutto ciò è bello, per il vuoto ci vuole quel coraggio di cui parlo e che è molto più bello. 

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  10. beh, sai una cosa? disattenta come, credevo che il tuo dipinto fosse una immagine presa da internet…adesso sono tornata per rileggere la poesia e ho visto lo scritto tra parentesi.allora sai che ti dico?che la tua opera è bellissima, ma proprio bellissima assai!!!

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  11. Cara Cristina, approfitto per chiarire che in tutto il mio blog non c'è nessuna immagine postata da me e presa da internet perché tutte le foto sono mie e di quadri miei oppure, raramente, di altri autori che mi hanno preventivamente dato il permesso, difatti sono foto firmate con nome e cognome. Nei commenti, è ovvio, ogni tanto gli amici mettono qualcosa di grazioso preso da internet.Quando non ho un'immagine nuova e originale, ho stabilito di non metterne affatto, come sarà per la prossima poesia scritta ieri e che mi scappa da tutti i pori, debbo pubblicarla subito.

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  12. Quel fascio di luce che squarcia il buio è bellissimo, una figura sinuosa di donna che nuota quasi e s'intrufola nel mistero del buio con gran coraggio.La parte che ha evidenziato Cristina, ha colpito anche me, letta così, divisa dal resto è incredibilmente potenteKiss, brava !

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  13. Ciao carissima Mimmaprofonda poesia, ci vuole coraggionella vita, in tutto, tutto è fatica, anche scorrerenel fiume con la nostra cocciutaggine nel volercercare mantelli , la libertà ci libera della paura.Abbiamo luci sopra di noi ad indicarci il marein questa buia notte.BELLISSIMO QUADRO, INTENSO.Un sorrsisoun abbraccioChiaraScusami per la latitanza ma ho mamma in ospedaleed è tutto più complicato.baci

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  14. Care, scusatemi, mi erano sfuggiti gli ultimi due commenti a questa poesia.Hai ragione, Paola, l'ultima parte, letta da sola, è miglore del resto. Frequentemente, scrivendo, è come montare il bianco d'uovo: ci vuole il suo travaglio.Chiara, mi dispiace per la tua mamma, sono momenti terribili e ti auguro che torni presto a casa. Un abbraccio.

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