La vita del cigno

La ballerina del vento 

La ballerina è fra le braccia
dell’amore amato o poesia.

 Sa di non sapere ed ivi
s’acquieta coincidendo. Il cigno
celebra la vita a braccia aperte
così. Ed è la musica
incarnata, amore nell’amore
ali bianchezza luce stelle
nel grande buio che grida
e colma. La fanciulla
è sostenuta sospesa elevata
risollevata sulle punte dei piedi
feriti e sul cuore
attraversato che si scioglie
a colori d’azzurro e di vento, eccomi
eccomi.

 Domenica Luise

Disegno eseguito al computer da Domenica Luise

23 pensieri su “La vita del cigno

    • È che la giovinezza rimbalza di fiore in fiore, di persona in persona e di stella in stella, ognuno di noi si lascia almeno per un po’ nei suoi figli e nella sua arte: le figliolanze sono tante. Ma la vera eternità eterna a cui aspiriamo, il volo e l’oltre, la certezza, la visione su questa terra noi li conosciamo soltanto con una parola metaforica: felicità.

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    • Ed è una danza in cui ognuno di noi è solista. Proprio in questo momento di dilemma politico, bugie dette, ripetute e ricredute e intromissioni per soffocare la democrazia duramente guadagnata, ho voluto parlare nel fuori tema della speranza, della bellezza, della luce (guarda i triplici riflettori dell’immagine) che fa emergere dal buio la fanciulla innocente ben oltre l’ingenuità: essa “sa” e spera malgrado tutto, è giovane anche nella vecchiezza del corpo e vive di luce circondata dal buio.

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    • Nel Pascoli, cara Marzia, c’è un primo sentimento del mistero umano al di sotto della pura realtà, ma è collegato ad una grande fragilità umana quasi patologica: la sua poesia è sempre abbandonata, come priva di forza. La poesia ha questo di bello, che non solo è oggettiva (cosa intendeva l’autore), ma anche soggettiva, a diverse letture talora perfino contrastanti, ognuno ci sente e ci trova quello che gli piace.

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  1. Splendida questa tua giovinezza, una danza
    che si tramanda di figlio in figlio di padre in padre, di madre in madre.
    Tutti nel cosmo, in un’esplosione di anime nel buio buono della vita, ci
    riempiamo di sole per essere luce a riflettere.
    Un sorriso un abbraccio carissima
    Chiara

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  2. La fanciulla si porge all’amore, alla speranza di una luce pura. E lei danza, volteggia per allontanare le incertezze della vita.
    Bellissima poesia, parole luminose come il disegno dai colori solari.
    un caro abbraccio
    annamaria

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  3. Essere fra le braccia dell’amore è tutto. Tanto che in questo abbraccio s’acquieta persino la sete di conoscenza perché è in esso che la vera conoscenza accade.
    Il buio permette di vedere la luce e la fanciulla si con_fonde con l’aria che respira nell’abbraccio con Amore, che è “totalizzante”.
    E c’è una piccola autobiografia: eccomi eccomi.
    L’immagine corrisponde perfettamente ai versi, evocando i colori della poesia, le ali per il volo nel Tutto, e la loro composizione in cuore. Brava, Mimma.
    Ciao e buon marzo.
    Car

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    • Carmen, i tuoi commenti sono sempre sorprendenti e illuminanti. La tua recensione al libro di Cristina è una meraviglia che ha appagato il mio spirito andando e venendo dalle poesie alla recensione e viceversa davvero come in una danza, metto qui sotto il link:
      http://intervistevarie.blogspot.it/2013/02/recensione-di-m-carmen-lama.html
      PS: Hai scritto che nell’abbraccio d’amore si appaga perfino la sete di conoscenza: posso confermare quest’asserzione che sembra assurda. È l’amore stesso (quello non solo carnale, s’intende) la conoscenza, anche oscura e confusa. Raramente se ne fa esperienza, ma anche se la memoria non mantiene il ricordo, ne rimane lo struggimento e un non so che di vitale che cresce e fruttifica stranamente. Io l’ho provato quando sono stata in punto di morte, anzi il cuore si era pure fermato.

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