Non parole

ma vita
e vita. Grandi universi a tempi
circolari in un solo punto.

 Al centro il fiato, nucleo della cellula.

E l’amore fu. Dal crescendo
altri sensi. La ballerina
pone oltre la galassia un piede
ferito
e tocca l’acqua ignota.

 Domenica Luise

(Elaborazione grafica di Domenica Luise)

 

15 pensieri su “Non parole

  1. La danza del tempo, dell’amore, delle cellule… tutto converge sulla ballerina, breve volo di farfalla… ecco, lei ora c’è e tutto si compie. Per sempre.
    L’adulta e la bambina si abbracciano in questo post. Breve ma molto “forte”, al punto da disorientare.
    Un abbraccio

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  2. La figura della ballerina è simbolo ricorrente della tua poetica. Fatica, impegno, dedizione che si fanno leggerezza ed armonia. Credo che rappresenti la Poesia o il sublime che conduce a porre il piede nell’ignoto. E tu canti questa esperienza ogni volta con parole diverse ma con costante entusiasmo.
    ciao
    franca

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  3. mi è sfuggito l’invio prima che avessi concluso, volevo dire che nella danza della vita siamo tutti con la punta di un piede nell’ignoto…
    ma forse perché non ci rendiamo conto di essere immersi nel fluido delle galassie.
    come dice Franca, la ballerina è il simbolo della tua poetica, e la danza dei colori.
    ciao

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  4. Dominique scrivi in maniera raffinata, con un uso della lingua italiana che è bello come il volo di una farfalla.
    La vita è bella fluttua sulle note di ogni istante proprio come la ballerina da te postata, e ballerina ci conduce per mano in un viaggio meraviglioso nella quotidianità tra i piaceri ed i sacrifici..
    Sei sicuramente una fantastica scrittrice.
    1 Bacissimo a te ed un saluto a tutti/e
    ♥ vany

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  5. In verità più che un passo è un salto, anzi un volo interno. L’essere umano può volare nel pensiero proprio e in quello altrui, ma ha bisogno di magnanimità e limpidezza.
    Negli ultimi anni ho sentito molto questo “punto” dove tutto e tutti confluiamo, lo percepisco non immobile, ma come se ogni movimento fisico e spirituale lì iniziasse e finisse in una coincisione, sicché praticamente non inizia e non finisce, c’è. E non scrivo qualcosa che possiedo, ma lo sto imparando da un bel po’, si chiarisce lentamente e mi porta una gioia quieta. Quello stesso balzo e trasformazione del volo della gallina in aquila corrisponde al passaggio dalle poesiole alle poesie. E gli altri non sono visti come persone da accaparrarsi per i propri utili o da convertire perché la pensino come me, ma come ricchezze mentali che ricevono il mio dono e lo ricambiano e che mi si donano ricevendomi a propria volta. Sì, lo so che è troppo bello e sembra utopico, ma è esattamente questa magnificenza per la quale siamo fatti: l’amore in un punto solo.
    Ringrazio quelli che passano e leggono, lasciano un segno di gradimento e un commento, non siamo capaci di vivere a lungo nessuna esperienza da soli, gli altri non sono un contorno, ma parte integrante della nostra vita ed una parola di consenso e di presenza mi permette di crescere senza mollare.

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    • Certe volte le coincidenze con le mie amiche di poesia sono tali che, col testo già pronto da pubblicare, cambio il post: mi è avvenuto recentemente. Né mi meraviglio se io pubblico prima e dopo qualche giorno trovo lo stesso concetto: mi piace e si vede subito quando è copiato e quando invece è una coincidenza d’animo. La poesia (tutta la creatività) possiede un’anima personale e un’anima storica, è un grande flusso che trascina e compenetra, le coincidenze vengono dall’anima storica universale, nella quale tutti siamo immersi. Un critico letterario che ho studiato al liceo, Carmelo Cappuccio, faceva proprio questo discorso affermando che i diversi momenti storici della letteratura esplodevano contemporaneamente nelle diverse nazioni, magari ce n’era una più spiccatamente all’avanguardia, ma le idee poetiche nuove pullulavano dapertutto contemporaneamente. Dinanzi a ciò si può soltanto rimanere stupefatti e gioiosi.

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  6. Così dovrebbe realizzarsi l’approdo in questa vita: in punta di piedi con un tocco leggero e soffice, pronti ad allontanarsi con un balzo verso l’esterno vasto e da scoprire per non essere assorbito e incatenato dalla mediocrità di questa vita. Chi le si avvicina in questa forma trova il punto dove tutti si ritrovano e riconoscono quale particella di un’unità originaria universale nascosta nel proprio intimo e da scoprire.
    Lorenzo

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    • È vero, Lorenzo, intanto la poesia unifica. La diversità delle menti è preziosa perché un giardino non è fatto tutto di rose o di siepi della stessa specie, il colpo d’occhio viene dalla varietà. Lentamente perdiamo la presunzione delle nostre verità più o meno supposte e ci accostiamo agli altri nella compassione e nel compiacimento. Le loro lacrime e le loro gioie diventano anche nostre, così la ballerina si prepara al balzo e già intravede, sia pure in oscuro ed in imperfetto, quell’unità misteriosa, sorprendente, accogliente che speriamo.

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