Poeti di oggi, infranotturna: Tagli

coppia che balla

pulirò le verdure, farò cuocere il riso

 volgerò il mio sguardo
alla terra, al fornello, alla cucina

 ridurrò in piccoli pezzi
zucchine, porri e fagiolini
sì, piccoli pezzi uguali,
con precisione e metodo

farò attenzione a non tagliarmi
quindi
osserverò la lama del coltello e le mie mani

temo le lame;
soprattutto se ben affilate

ma tu non ci sei più, così
non c’è proprio più nulla da tagliare

INFRANOTTURNA

 

La lirica d’amore puro e nudo, semplice, carnale e spirituale insieme, espressa efficacemente con il minor numero di parole possibili: è quanto trovo nella poesia di infranotturna, a questo indirizzo:

http://infranotturna.wordpress.com/

Visitate il suo blog e rimarrete presi dall’intensità con cui si dice e dice  com’è fatto l’amore tra l’uomo e la donna.

Il modo in cui lei si abbandona e lui, alla fine, si allontana.

In verità il ragazzo talora e spesso fugge da colei che l’ama e ne prende un’altra che lo rassicura con la propria mediocrità: meno intelligente, meno sveglia, anche meno bella. Forse più benestante.

Bisogna tenere i piedi per terra, sono tempi duri, la crisi, le tasse, bisogna sopravvivere.

Invece la donna ama e vive, è nella sua natura incosciente e senza misura abbandonarsi così.

All’innamorata non importa niente se mangia pane e cipolle con lui. Ma poi continua a fare il minestrone, metodicamente, una specie di yoga che aiuti a sopportare quel pensiero. Egli è andato via.

Perché?

La ragazza volge il suo sguardo alla terra, al fornello, alla cucina.

Dall’enormità del cielo dove respirava prima, dal fuoco, dal paradiso.

Tagli. Lame ben affilate d’amore. Non è rimasto più nulla da tagliare, è tutto tritato.

Sembra assurdo essere in grado di esprimersi così fortemente con parole così apparentemente prosaiche.

La poesia diventa sotterranea, battito, femminilità, sangue e respiro, anima soprattutto.

La parola si piega umilmente al sentimento forte e limpido. Nessuna decorazione o figure retoriche. La musicalità resta all’esterno dei versi, soffusa, quasi annientata. È appena un respiro agonizzante.

Bella questa poetessa: dice quello che le donne osano sentire.

Dalla danza inebriata al minestrone: è la vita.

Statuina in gesso colorato di Domenica Luise, rielaborazione grafica di Domenica Luise

16 pensieri su “Poeti di oggi, infranotturna: Tagli

    • Dici bene, romanticavany: il sentimento è tanto più forte quanto più scarno. Quand’ero bambina trasmettevano in televisione le tragedie di Shakespeare direttamente dai teatri, ero piccola, ma mi rendevo conto che i personaggi parlavano troppo…e l’intensità ci perdeva. Spiegavano, analizzavano, moltiplicavano esempi. Oggi non è più così, ma ognuno ha il suo gusto e chi legge non può paragonare i poeti perché ognuno è se stesso.

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    • Sì, Alessandra: proprio come tu dici. Qui cade tutto tranne l’essenziale, è nella nudità ogni bellezza, ma non perché sia sempre così: ogni poeta si gode in sé e per sé ed ognuno dà quello che ha ed ama. La forma e il pensiero cambiano, non cambia la persona umana e i paragoni servono a così poco da essere niente.

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  1. Conosco questo blog, Infranotturna è un’amica che apprezzo sempre più e i suoi versi sono tra i più belli che leggo: chiari, incisivi, intensi, raggiungono il cuore con un’immediatezza che, secondo me, è la caratteristica della vera poesia.
    Complimenti anche a te per questa iniziativa di dare spazio alla creatività degli amici!

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    • In poesia la semplicità, da sola, è così poco da essere niente come la brevità, da sola. Qui, invece, c’è un lievito strano che subito fa fermentare la piccola massa delle parole: è quel quid misterioso che hanno soltanto pochi poeti. Bisogna riconoscere il valore e ammirarlo. In arte l’artificio è indispensabile, posso oscurare, chiarire, scegliere l’immediatezza o il mistero oppure entrambi, ma è soltanto la naturalezza del dire che esprime la poesia sia usando termini impegnativi che parole semplici, dipende da quello che sente l’autore e che il lettore accetta. Partire da un preconcetto è sbagliato, per esempio: non mi piace perché non la capisco. Anch’io ho commentato poesie perfettamente ermetiche dalla prima all’ultima sillaba e ci ho capito qualcosa (con sorpresa degli autori) soltanto leggendole e rileggendole anche due ore sulla stessa poesia, finché non la rimasticavo nel sonno di notte e, con gli occhi semichiusi, afferravo il quaderno e in pochi minuti il commento o la presentazione erano scritti.
      Con l’abitudine la fatica diminuisce e il piacere aumenta, comunque non è soltanto questione di cultura: anche quella, da sola, è così poco da essere niente.

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  2. oooooooh! Mimma! Ma che sorpresa, grazie, troppo onore. Sono confusa e arrossisco benchè qui non si veda, non avrei mai pensato che un giorno qualcuno avrebbe riflettuto su qualcosa scritto da me, fra l’altro l’immagine che hai scelto è splendida e te la sgraffignerò senz’altro. Ehm. Immagino di non essere in grado di accogliere questo regalo con la dovuta grazia, ma tu mi comprendi e sono certa che sai con precisione quale sia la mia emozione ora.
    Baci

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  3. Naturalmente hai ragione, Mimma, anche se io ho detto “arrivano al cuore” e non “al cervello”.
    Comunque, qualcuno ha detto che per scrivere in prosa bisogna avere qualcosa da dire, mentre per la poesia questo non è necessario… Ecco, resto dell’idea che non sempre ma spesso si scrivano poesie che sono un intrecciarsi di parole a effetto, un ghirigoro di allusioni, metafore, accostamenti verbali scenici, che in reltà non esprimono nulla, tranne l’amor proprio del “poeta” per la sua abilità linguistica.
    Sapere arrivare al cuore del lettore con immediatezza per me resta la caratteristica della vera poesia 🙂

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    • Quel qualcuno, per me, ha detto una grande sciocchezza: per scrivere bisogna avere sempre qualcosa da dire sia in prosa che in poesia, altrimenti si decade in ciò che tu così bene metti in evidenza: i versi vuoti e le esibizioni linguistiche.
      E a me non importa affatto chi sia questo “qualcuno” che così incautamente si è espresso, può essere Montale oppure Pirandello oppure il più sgrammaticato autore odierno che, con la scusa della libertà, ammannisce sul web la propria ignoranza.
      Poi l’ampiezza dell’accettazione per la poesia altrui, diversa dalla mia perché bella secondo un altro gusto, rimane salva, ma almeno datemi i contenuti validi e una forma corretta: è il minimo che chiedo per leggere senza reazioni allergiche.

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  4. “La lirica d’amore puro e nudo, semplice, carnale e spirituale insieme, espressa efficacemente con il minor numero di parole possibili: è quanto trovo nella poesia di INFRANOTTURNA”

    BELLA QUESTA POETESSA!

    Baci a entrambe

    francuzza

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