
C’è sempre una fessura
al volo e un cibo. La coda dello scorpione
colpisce gli innocenti, io meglio in agonia
che colpevole, come sempre
festa e farina finte, forca di tasse.
Si aggirano gridano si lamentano
mormorano accusano soffrono
da due prospettive opposte: ego
e tutti gli altri. Giudici svenduti
che hanno dato il titolo a se stessi. Maldicenti
a bocca aperta. Pinocchi e Pinocchiesse
per natura scelta e volontà, quasi eterni. Incompatibili
al prato, al mare e al cielo
dove folleggiano lumache poetiche
e pesci a strisce sgargianti e grandi aquiloni
e aquile di parole che nessun vento spezza
né onda o formiche divoratrici. Aria
nell’aria, sole nel sole
stella nelle stelle e atomo frenetico. Mistero.
La foto di una donna col suo cane
a ricordo di quella carezza che ci demmo. Fu
il mio tepore. Cantavo
e tu ballavi con morbide zampe. Ridevamo
entrambi.
Domenica Luise
Fotografia di Iole Luise: Mimma e Lupo.