Talvolta siamo lava che scioglie la pietra
e rose nate contro natura, stillanti
con le radici nel fuoco che non consuma
e strana vita imprevista. Nati
dalla corona di spine, cresciuti con cuori secchi, ma
all’improvviso questo fiorire
e ci guardiamo, come possono petali
tanto delicati
resistere in questa guerra perpetua
dentro, fuori e intorno? Quale potere
ha la primavera, il rialzarsi
nella Pasqua di Dio, quella vera
nuda e cruda, un boccone di pane
e null’altro. La poesia umana
non è nelle vaghezze e nemmeno nelle stranezze
o nella furia della natura: è dentro
al di là delle parole e delle forme, dove
ci smarriamo deliziosamente e vediamo, noi
drogati dalla parola e dai colori e da questa
invincibile pienezza. La fanciulla giocosa
si diverte a piedi nudi sui carboni accesi.
Domenica Luise
(Fotomontaggio fantasticato da Domenica Luise)