vado precipitando nella nube
dell’inconoscibilità deliziosa, dove
vedo senza vedere, bacio senza baciare
vado e vengo a volo immobile
su correnti che non so come ci siano.
È l’uno il tutto il sempre
l’incontenibile
l’inimmaginabile desiderato.
Una vita altra quasi sfiorata, annusata
respirata con parole
o non parole e silenzi senza pensiero.
Sono il papavero nel prato e il grano
il fiordaliso e la sequoia
e neve sole orizzonti, il gattino che succhia
il topo in fuga, padre figlia madre
sorella sposa e la tigre ed il vento
dolore amore grido risata
ribellione morte vita passato
e futuro in presente. Ora.
Il volo della farfalla.
Ma
eccomi. Non aspetto: esisto.
Domenica Luise
(Disegno e rielaborazione grafica di Domenica Luise)