Il mantello invisibile

 

come una chiocciola nella sua casa.

 E ridevo e ballavo cantavo. Invece
a bocca chiusa sussurrando zoppa
nascondo la mia mente
nella carta scritta
e la carta scritta nel cassetto
chiuso a chiave e la chiave
sopra sotto o dietro, dove so solo io.

E altri cassetti
dentro le parole e le parole
nei geroglifici.

L’istmo si è rotto
l’uccello è uscito dalla gabbia d’oro
e l’isolotto
è compiuto.

 Tutti i fiori
si sono liberati.

                                                                                         Domenica Luise

 

(Fotomontaggio di Domenica Luise con fotografie di fiori da lei coltivati)

 

 

 

32 pensieri su “Il mantello invisibile

  1. Tutti i fiori liberati, così tutti dovremmo trovare il coraggio di aprire i cassetti, di esprimere quanto più ci affanniamo a nascondere, liberare le parole-fiore e offrire il bouquet
    della nostra vita, come hai fatto tu, molto bene, in questa bellissima poesia…

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    • In effetti è la poesia che vola oltre e se ne ride delle serrature, è aerea per propria natura e qualche volta ti fa dire una stratificazione più profonda, che è tutto il contrario di quello che razionalmente intendevi esprimere. Sorprendente.

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    • Ci sono al mondo diversi caratteri, quelli che chiacchierano sempre raccontando a tutti tutte le proprie cose e quelli che tacciono sempre, ci sarà pure una postazione giusta, dove la normale riservatezza e il pudore possano essere coniugati con un’espressività poetica valida. Fare poesia mica significa una confessione generale come dice la chiesa cattolica: quante volte, sorella, hai scritto una poesia? Ah, ah, ah. I cassetti chiusi sono sempre sbagliati, ma anche quelli sempre aperti ad ogni indiscrezione e ruberia. E i raggi di sole si infiltrano volentieri dove c’è un cuore sincero, altrimenti no.

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  2. Quei cassetti, cara Mimma, non hanno chiavi…
    A noi sembra che siano chiusi, ma in effetti essendo la chiave della poesia nelle mani di un Genio immortale, custode della bellezza e dell’Armonia, e rilucendo essa poesia in maniera insopprimibile, ecco che tutte le parole e i versi preziosi della tua anima non saranno mai perduti.
    Nello spazio infinito, voci, fiori, colori, canti, sono accolti e serbati in un continuum di bellezza e amore infiniti.
    Intanto ne godiamo noi.

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    • A me, in questa poesia, è capitata una cosa strana, che non volevo mai razionalmente: scrivendo ho finito col dire il contrario di quello che pensavo in quel momento non proprio allegro, non solo, ma poiché i fiori del fotomontaggio, malgrado la mia intenzione, sembrava che volassero e volevo pubblicarli per farveli vedere, ho aggiunto gli ultimi due versi, che hanno subito cambiato il significato della penultima strofa, se ne sono impadroniti e hanno detto quello che volevano dire. Mah. Ciò non mi era ancora mai successo, ho pubblicato la poesia senza capire cos’avevo fatto e me ne sono resa conto soltanto leggendo il primo commento, quello di frantzisca. Allora ho preso coscienza che quella liberazione dei fiori era il succo della poesia. Me ne sento appagata.

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  3. Come i cassetti ospitano indumenti, oggetti, ricordi, segreti, così anche le parole a volte possono essere disegni, fiori, musica, emozioni… ogni liberazione equivale a una scoperta di sé e l’atto creativo ne sancisce la presa di coscienza…
    un abbraccio

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    • Già, maria, è proprio così: ogni liberazione è una scoperta di sè sancita dall’atto creativo, poesia, pittura o musica o danza o quello che è. Questa poesia mi è andata oltre lo stesso pensiero, ha camminato, da un certo punto in poi, quasi da sola, ed io dietro.

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  4. Bello questo aspetto di te che hai trasposto in poesia!
    Liberare le parole è l’atto creativo più bello in assoluto, secondo me, perché è il più difficile e quindi, quando riesce, è anche il più soddisfacente.
    Buondìcar..
    PS: Dimenticavo: bellissima la composizione floreale, appagante come un quadro ben riuscito.

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    • È vero: liberare le parole in poesia è un atto creativo bellissimo, corrisponde alla pittura, alla musica, alla danza e a qualsiasi arte umana. Vuol dire liberare se stessi. Quando vado al negozio di ferramenta qui vicino c’è una brava signora che mi serve, mi chiede sempre come sto e, alle mie risposte un po’ evasive (e mica le posso dire che tra poco rimango in sedia a rotelle, sempre se campo, così le riferisco che scrivo, dipingo e ho un blog su internet) mi risponde sempre, con sguardo di misericordia: Così si passa il tempo.
      Qui sorrido, pago e me ne vado il più rapidamente consentito dall’artrosi perché proprio non mi posso imbufalire con quella santa donna, scusa, Cristina: ho scritto santa. Come spiegarle che io non ho tempo da “passare”, ma soltanto tempo vivo e una gioia creativa possente, che lei non immagina, ed una felicità assurda che mi fa trasformare rapidamente qualunque mediocrità in gioia e ballo sul tetto che pende sotto il plenilunio d’agosto?

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  5. i fiori nascono liberi, siamo noi che li imprigioniamo, li costringiamo in vasi, li tagliamo, potiamo, mortifichiamo. Con amore. Ma serve un amore ancor più grande per liberare e lasciar liberi: quall’amore che hai forse lasciato sbocciare in te
    baci

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    • E talora è così irruente, l’amore, ci lenisce e trasforma da seme storto in fiore e da fiore bello in seme perché questa è la vita, che nasce sempre da ogni morte appena diciamo un piccolo sì indispensabile. Serve un amore molto grande per lasciare liberi se stessi e gli altri senza volerseli incollare e farsene spalle, appigli e paraventi. Ci vuole tutta la vita per imparare a dare piuttosto che a prendere, ma senza farsi divorare, perché non è giusto. L’equilibrio è una virtù rara dalla quale nascono serenità e gioia. La felicità è molto più in su e viene dall’amore dato e ricevuto.

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  6. Bellissimo Brano!!
    Complimenti!
    Fin dai primi attimi della nostra vita percepiamo suoni e sensazioni, profumi poi col tempo impariamo a distinguere i colori e i toni fino a giungere a quelli più profondi che ci arricchiranno l’anima, la mente e il cuore,tuttavia racchiudiamo in uno scrigno di sale e pioggia quello che non vogliamo far sapere, nel quale non penetra né evapora alcun suono, soltanto quel tonfo sordo che ognuno di noi avverte e che all’ombra della sera induce l’anima a sperare che il giorno dopo tutto sia bello come tu vorresti:che non ci fosse la morte, la violenza, i debiti, la malattia.
    Ed in questa crescita interiore in continua evoluzione, a volte dolorosa ci soffermiamo a riflettere cosa e com’è la nostra esistenza.Il fatto è che siamo prigioniere, prigioniere di noi, delle nostre cose, dei nostri segreti, dei nostri sentimenti e non sempre è facile liberarli come se fossero petali o farfalle perché forse temiamo il giudizio altrui, oppure non siamo grandi abbastanza o mature e sagge da vivere ogni istante come se fosse l’ultimo della nostra vita.
    Buona serata a tutti quelli che passano icì ed un grande abbraccio a te
    ♥ vany.

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    • Cara, dipende anche dagli anni che abbiamo: la giovinezza è irruente, sente molto, vive con grande passione, ma l’amore ha questo di strano, a un certo punto sembra morto, proprio come il seme brutto e nero venuto dallo splendido fiore che non c’è più. I mistici la chiamano notte oscura dello spirito, i fidanzati e gli sposi si sentono stanchi, annoiati, disamorati, ci sono le contrarietà, le malattie, l’entusiasmo sembra finito per sempre ed è dura.
      Attraverso tutto questo avviene la nostra liberazione, immagina di sbucciare un ananas: mica gli farà piacere grondare sotto il coltello tutte le dolcezze del suo succo, ma soltanto così diventerà cibo per l’uomo e si trasformerà nella nostra carne nobilitandosi da vegetale che era.

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  7. Chiudere nei cassetti le tue poesie? Ma neanche per sogno!!!!!! E poi non riusciresti mai. Hanno tanta di quella vitalità che passerebbero dalle fessure o dal buco della serratura.
    Bellissima la poesia, e quei fiori liberati la dicono lunga…..Rassegnati, cara Mimma, per te è un dovere dispensare parole, in versi o in prosa. Come faremmo senza di te??? Bacio

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    • Benvenuto. Hai colto un punto particolare che mi sembra pregnante: ” l’essenza dell’essere che si ribella al grigiore della vita”.
      E mentre scrivevo protestavo vivacemente. E quei fiori, da me coltivati, fotografati e composti insieme per farveli vedere in un fotomontaggio per il quale mi è servita tanta pazienza, nell’immagine si sono messi prepotentemente a levitare. Perché l’essere umano è fatto per il volo, malgrado tutto.

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  8. Custodire i propri scritti all’occhio indiscreto e possederne la chiave. Le poesie quando nascono da un’anima come la tua devono inondare anche gli altri con il loro profumo, ecco che questo spazio ne dà la possibilità. Non avere più serrature, cara Mimma, affinchè tutti noi possiamo aprire i tuoi scrigni per goderne la fragranza.
    Complimenti anche per il fotomontaggio.
    un abbraccio
    annamaria

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  9. ci sono persone che hanno un indole “guerriera” non si rassegnano alla stupidità umana, le loro parole non possono essere chiuse da alcuna serratura, non sopportano soprusi, si ribellano perché amano la vita, l’esplosione dei colori, la bellezza, riescono a trovarla ovunque e certamente non riescono a nascondere la propria… tu sei una creatura libera e solare, con una grande capacità di comunicare bellezza e amore.
    per questo ti ringrazio e ti abbraccio

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  10. Neppure noi sappiamo quanti fiori abbiamo dentro i cassetti più intimi del nostro essere, la vita ci imbruttisce e ci soffoca molto spesso, diamo il peggio di noi, forse per difesa. Una casa poetica dove ballare e cantare la nostra gioia ma anche la nostra tristezza. Molto bella Mimma e che belle quelle calle, kiss

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    • Cara Paoletta, ciao. Allora adesso sai in quale casa venire a posare le tue stanche membra. È vero, la vita talvolta ci soffoca, ma noi abbiamo dove respirare e gioire in amicizia serena. E insieme faremo cose grandi, pensa, comunicare lietezza…e di questi tempi, poi…ma i tempi sono sempre stati difficili, per alcuni più e per altri meno. Coraggio, dunque. Come sono contenta quando ti aggiri qui dentro. Conosci qualche brava avvocatessa che si possa occupare, momentaneamente gratis, di una mia casa editrice femminile senza scopo di lucro?

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  11. “…nascondo la mia mente
    nella carta scritta
    e la carta scritta nel cassetto
    chiuso a chiave”

    No, Mimma, la tua mente e anche il tuo cuore vengono alla luce proprio grazie ai tuoi scritti, ed è una scoperta continua per noi che ti leggiamo. Bello il fotomontaggio con i tuoi splendidi fiori!
    Quante passioni! E poi la pittura…
    Ciao. Buona giornata.
    Piera

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  12. Ciao Mimma
    a volte mi capita di prendere in mano la penna con l’intento di scrivere qualcosa
    che ho in mente; confuso, certo, ma lì, che aspetta. Poi chissà perchè si liberano i fiori
    e d ecco che nasce qualcosa dentro, nel cassetto chiuso, che non è dato a vedere.
    Magnifici versi, li ho vissuti appieno….grazie.
    Un sorriso
    un abbraccio
    Chiara
    PS: FIORI STUPENDI, sei bravissima anche con le foto e con il giardino
    ti mando una mail con un mio cespuglio fiorito.

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