L’oltre

 
Noi possiamo anche chiamarci poeti, ma come per modo di dire e con la piena coscienza che la poesia sovrasterà sempre il pensiero umano di carne, è l'oltre che ci contiene senza mai essere contenuto, la terra è la culla e la poesia la madre che ci alleva. Ecco.
La poesia prima si riveste di cultura, studio, conoscenza della lingua, ma dopo, per dirsi, si toglie tutto l'inutile fino alla ferita del cuore. Allora può scriversi col sangue del proprio spirito profondo.
Ed incominciano a salire barlumi come lingue di fuoco dall'anima.
Tutto ciò è simultaneamente acqua che scaturisce dalla pietra umana per ammollare e dissetare le altre pietre. Apparentemente è imbevibile, dura, insapore e scabra. Pochissimi se ne innamorano, ma quando entra in circolo è la droga più consona alla sete dei mortali.
Quindi la poesia è sangue, ma non in senso materiale, è fuoco ed acqua.
Bisogna traslarne il significato: il sangue della sofferenza, che non piace, ma c'è per tutti i viventi, animali e vegetali compresi. Un mortorio, che porta con sè le mutilazioni più amare degli affetti, ma solo per originare ulteriore vita.
La poesia è fuoco d'amore, che trasforma il dolore rendendo incandescente l'oscurità del carbone e lo consuma in delizia di caldo. Lo rende utile, bello e vittorioso.
E tutto ciò disseta l'inquietudine umana almeno in parte, perché altro c'è che la più alta poesia terrena non riesce a toccare. Non è il momento né la parola è il modo o il mezzo.
Dice che per tutta la poesia così com'è bisogna aspettare l'altra vita.
L'oltre. Il talmente tanto oltre da essere inimmaginabile a qualsiasi lingua, parola, arte o musica.
L'inavvicinabile al pensiero terreno. Il totalmente altro, che mi rende simile a sè.
Il soffio ispiratore. L'amore che gioca trasformando ogni dolore. E fin da questa terra il pensiero poetico è visionario a livello intuitivo (da in-tueor, vedo dentro), non vede con gli occhi né col solo cervello e la ragione, ma con l'anima, per quanto subordinata ai limiti imposti dalla carne.
 

                                                              Domenica Luise

 

25 pensieri su “L’oltre

  1. Tutti scrivono poesie. Ma non tutti hanno o possiedono
    uno charme intellettuale vincente… come te.

    Un abbraccio. Edo

    piesse: vorrei provare anche io a scrivere una poesia. Anzi la scrivo
    qui, così mi dai un consiglio. OK!!

    Titolo: Il miracolo della vita

    Quanta forza c'è in quel fiore che
    dall'asfalto spunta già, quanta poesia!
    Cerca il sole che dona energia,
    ti ricorda che la vita è un dono di Dio.

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  2. Buonasera, cari e benvenuti. Si brucia…un po' meno di ieri, ma si brucia. Eppure amo tanto l'estate. Grazie, Marzia, dell'omaggio. Ciao, Rossella! Cristina, non affaticare la mano dolente, pensa a guarire. Edo, la tua poesia ha un bellissimo contenuto, soltanto non cercherei, per il mio gusto,  rime o assonanze che danno un tono infantile all'argomento che invece è profondo e manifesta una fede robusta. Sono contenta che tu l'abbia scritta, hai ragione, tutti scrivono poesie, ma non è una cosa facile solo perché breve, pochi sono i poeti. Grazie a tutti voi e buonanotte, che tutte le zanzare diventino anoressiche.

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  3. Sai, ho seguito questo consiglio*, ma… mi pare che non abbia funzionato…credo.

    *Aneddoto che permette di capire

    la natura profonda della poesia

    di Roger Caillois

     

     

     

    Un mendicante aveva un cartello con su scritto:

    "cieco dalla nascita" ma nessuno gli faceva elemosina.

     

    Consigliato da un poeta si fece scrivere un cartello che diceva così:

    "sta arrivando la primavera ed IO non la vedrò". 

    Ebbe molte elemosine.

     

     

     

    Quell' "IO" e gli effetti della sua formulazione,

    suggerivano ed evocavano una visione nuova,

    diversa dal linguaggio ordinario, più lirica, pur se diceva le stesse cose.

     

    Ecco cos'è la poesia. 

    Buona notte. Edo

     

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  4. Edo, chi cerca la poesia come te la sta già incominciando a trovare, è così che inizia l'appassionante cammino. L'aneddoto che racconti è non solo intelligente, ma anche vero. È così che funziona la pubblicità televisiva, crea bisogni oppure li sollecita, nel caso del mendicante cieco suscita compassione. Katherine, quello che scrivo sono solo barlumi che appaiono alla mente, chissà quant'altro di magnifico abbiamo da esplorare, come quando si scava dieci anni inutilmente, ma poi ecco il giacimento di opali lucenti, e li scelgo come metafora perché mi piacciono moltissimo.

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  5. Interessanti riflessioni che condivido in quanto la poesia deve sempre scaturire da Idee-Madri nate sempre da un Sogno interrotto da altri,fatto nostro per alchimie e misteriose vie che continuano a Ispirarne il cammino personale con fermenti che vibrano. dentro a un'unica anima.Ma…buon appetito! La mia carne goduriosa reclama il pasto dellle 13.Mirka

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  6. Cara Mimma,
    Sinceramente non voglio diventare poeta, non mi interessa più di tanto.
    Apprezzo, comunque, le belle poesie dei poeti estinti, perché loro vivevano
    in primus ciò che erano ispirati a scrivere. La loro vita di stenti e miseria
    li portava precocemente alla morte, ma amavano la POESIA è morivano per essa.
    I poeti di oggi… lasciamo perdere.
    Fai un raffronto tra una poesia di Tagore per esempio con una poesia
    di un splinderiano per renderti conto di quanto abisso vi è.
    Solo alcuni, comunque, si salvano in questo mare magnum di navigatori e poeti… sicuramente.

    Un sorriso. Edo

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  7. Profonde e giuste considerazioni le tue, mi piacerebbe possedere la tua costante lucidità e l' immensa energia positiva che riesci sempre a sprigionare… io spesso mi perdo, mi avvilisco e mi sento fiacca un flebile lumino. L'oltre contiene tutto, mi piace la tua premessa.
    Ciao

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  8. Grazie, Frantzisca, sempre benvenuta a scambiare un pensiero bello. Sì, Bianca, la poesia ha una componente comune ed una personale armoniosamente congiunte, tali da diventare un solo flusso storico dove anche i concetti contrastanti assumono potenza vicendevole dalla diversità stessa. Edo, ti capisco, difatti per questo dico che i grandi poeti sono rari e lo sono sempre stati. Tu pensi che il raffronto fra Tagore e uno splinderiano possa lecitamente farsi? Ma nemmeno è possibile raffrontare un poeta in seno a se stesso. Il poeta cambia, come fai a porre paragoni in arte, dove ognuno è quello che è in quel momento? Il valore di un artista dipende da molti fattori, fatte salve grammatica e sintassi, che sono il minimo per scrivere (e quanti errori e orrori da correggere in blu vedo sparpagliati generosamente su internet) si passa allo stile e ai contenuti che ho da dire, cosa non facile tanto più in poesia, dove oggi esistono canoni ferrei di densità e mantenimento di un mistero sempre "oltre", che appannano il tutto necessariamente rendendolo comunicativo a livello più irrazionale che logico.

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  9. Violetta, i nostri commenti si sono intrecciati, quanto mi diverto quando succede…cara, mi sento anch'io, come tu dici bene, un flebile lumino, allora, per dirla alla S. Paolo, ci vanteremo della nostra debolezza e piaceremo a Dio, che predilige i poveracci. Ecco.

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  10. Sono un appassionato di poesia ma non mi sono mai azzardato a scriverne. Hai ragione, bisogna prima possedere gli strumenti. La poesia dev'essere composta da versi e non da versacci.

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  11. E' un post di una bellezza abbagliante: ho letto e riletto i tuoi profondi pensieri, mi piace la tua scrittura elegante che sciorina idee e constatazioni. La poesia è luce che solo pochi poeti riescono ad accendere, ci vuole talento, competenza e tanto amore per giungere all'oltre. Non aggiungo altro per non sciupare i tuoi esaustivi commenti.

    Complimenti, carissima Mimma, un'insegnante come te è luce. Mi sarebbe piaciuto averti avuta come docente.

    un bacio
    annamaria 

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  12. Il tuo blog e le tue scelte poetiche mi piacciono molto, Gemisto. Quando e se ti sentirai la passione, vedrai quanto sarà semplice mettere fuori l'anima in parole. 
    Annamaria, mi commuovi. Chi osa scrivere di un tale argomento lo fa sempre tremando e sapendo di balbettare.

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  13. Siamo così piccoli di fronte a questo oltre, Mimma
    Io rimango sempre a bocca aperta davanti a queste tue esternazioni.
    Si sente che ami la poesia e la poesia fa parte di te e la divulghi con grande passione
    Ciaoo, bacini

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  14. La vera poesia dona la certezza che una sensazione possa replicarsi più volte, con grande e profonda sincera emozione!
    Mimma quante emozioni  ci trasmetti!
    T.V.B
    Grazie!
    Sara

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  15. vorrei essere poeta per lasciare su carta quello che dici tu
     
    non lo sono

    ma ho alcuni amici che lo fanno anche per me
    e alloro sono molto grato.

    Grazie dal falconier 

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  16. Buona serata, baldi giovani e giovanette poetici. È così che restiamo fanciulli e ridiamo piangiamo scherziamo, tutto con totale passione. Hai ragione, Paolam, amo la poesia, ma la poesia mi ama per prima, è qui la forza che mi permette di resistere. Ed è deliziosa la nostra piccolezza dinanzi all'oltre.
    Sara, hai puntualizzato un'altra verità poetica: il ripetersi rinnovandosi, completandosi, senza stancarsi mai né considerarsi arrivati ad un traguardo che, in terra, è sempre più in là. Falconier, la tua umiltà risplende come una stella.

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  17. Desiderio in fondo al cuore
    di ognuno
    poter scivere "oltre"
    ma si sa
    la grandezza dei grandi poeti
    è il cuore e l'anima
    e lasciarsi guidare
    senza la presunzione dell'io.
    Ottimo scritto, un saggio
    grazie amica mia
    del lasciarci in dono questo tuo.
    Grazie anche per essere passata da mia nipote.
    un abbraccio
    Chiara

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  18. Il blog di tua nipote è veramente carino, Chiara, ogni tanto vi ripasserò per ammirare cosa fa, creare queste cosine tutte nostre e poi indossarle o vederle indossate è molto bello, dà soddisfazione, così come essere circondata dai miei quadri e dagli stucchi che ho colorato a mio modo. Il lampadario antico di ferro battuto, ricordo di mamma e papà, era nero e l'ho fatto diventare multicolore, non sai cosa sembra. Poiché si erano rotti gli accessori di vetro intorno alle lampadine, li ho sostituiti con una frangia che ho colorato con le stesse sfumature del lampadario , adesso è perfetto, lo tengo in camera da letto e gli sto preparando uno stucco sul quale ho già modellato quattro angioletti, debbo fissarli bene con garze e vinavil alla superficie, poi vanno colorati  con sfumature piuttosto macerate  e infine fotografo il tutto e ve lo faccio vedere sul blog, una cosa bellissima.
    Per quanto riguarda questi pensieri sulla poesia, mi rampollano impetuosamente, non potrei studiarli o comporli, mi vengono. Ne riconosco la bellezza, l'intensità e continuo a stupirmi e ringraziare di tanto dono mai immaginato.

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