Ridi, pagliaccia

Maschera

Amor dolore cuore: anticaglie
del milleottocento
oggi sorpassate dal pensiero tecnologico.
 
Nottata insonne a mulinelli nell'anima.
 
I piedi ghiacciati coi crampi.
 
Guarda i miei scarabocchi a pantaloni
larghi sgargianti e una lacrima
sul ciglio dove la strada biforca
in sentiero di campagna, via maestra saputella
e viuzza.
 
L'erba tra le prode
dove passo e fiori ignoti
a frecce indicative: giardino dell'eden.
 
L'albero del bene e del male
porta cuori incisi
che gocciolano. Lascio
un'impronta digitale nell'acqua.
 

                                                Domenica Luise
                                 (Disegno creato al computer da Domenica Luise)

 

16 pensieri su “Ridi, pagliaccia

  1. La via maestra della ragione e la viuzza del cuore? E il tormento mascherato di sorriso del pagliaccio.
    Bella e vera poesia, cara Mimma.
    Buona domenica

    franca

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  2. Abbiamo spesso pudore dei nostri sentimenti e del nostro dolore, e come forma di schermo indossiamo una maschera che ci protegga dalla curiosità altrui, ma la maschera copre soltanto, non riesce a annullare l'intima sofferenza.
    Versi molto belli e molto intensi, cara amica.

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  3. Sulla corteccia dell'albero del bene e del male, Mimma, si leggono storie contrastanti che fanno ridere o piangere.
    E tu sai trattare questo tema con delicata grazia.
    g*

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  4. Cercando cercando ho beccato questa pagina con una carrellata di foto che ti suonerano familiari e son certa ti piaceranno.
    ( forse Lucia è siciliana, ancora non l'ho appurato, ma ha lanciato una iniziativa di adozione a distsnza dando i suoi quadri…)
    W il mareeeee e la buona volontà!

     

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  5. Buonasera, belle signore, tutti abbiamo un po' del pagliaccio, che ride per non piangere, il tragico è quando non ce ne accorgiamo e allora di ogni piccola cosa facciamo la nostra personale odissea lamentandoci continuamente. Invece la risata è una vittoria sempre, anche quando è amara.
    Già, evviva il mare. Quante lunghe nuotate e quale azzurro. Avevo l'impressione di volare nell'acqua. Una volta intorno a me c'erano tanti piccoli pesci, siamo rimasti insieme a lungo, io mi muovevo dolcemente, il minimo per restare a galla,  e loro non hanno avuto paura.
    Vivete felici sempre.

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  6. Trovo molto bella la tua poesia…
      è bella come la parola tedesca: WELTANSCHAUUNG.

    Ti auguro un prosieguo di settimana sereno. Edo

    piesse: Sono il guardiano del Paradiso

    per me si va soltanto se sei stato buono.

    Sono il pagliaccio e tu il bambino…

     

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  7. ammiro e un po' invidio chi sa ridere anche nelle difficoltà.
    io non ci riesco, e i pagliacci mi hanno sempre messo l'ansia.
    non portavo mai i bambini al circo.
    Credo che questo mondo sia tutto un enorme chapiteau…
    e forse era questo il senso della tua bella poesia.

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  8. Il piagliaccio ride sopra la sua  malinconia, quante volte lo facciamo, tantissime eh !
    C'è  quasi il tormento del mondo intero ad attraversare questa poesia  che lascia la sua impronta nell'animo sensibile, seppure virtuale rimangono in quest'acqua tante bellissime sensazioni, vero Mimma ?
    Deve essere bellissimo nuotare, io purtroppo ho paura, è un po' come avere paura di vivere, forse un giorno la supererò… lo spero
    Un  bacione alla stupenda pagliaccietta che sei

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  9. Buongiorno, belle ragazze. I pagliacci mettono tristezza anche a me, ma è il nostro mestiere e dobbiamo compierlo, meglio ridere di piangere, non possiamo essere sempre sani belli vincenti e allegri, nemmeno possiamo fare il coro greco a botta e risposta, quindi dipingiamoci il viso, aggiungiamo un naso rosso e digrigniamo i denti in una risata più o meno convincente. Basta incominciare. E poi non va così male: abbiamo da mangiare e da abitare, non dobbiamo scappare sul barcone, la colata lavica non ci ha ancora raggiunti e nemmeno il maremoto. Sono morti gli altri, ciò non mi consola affatto, ma tant'è, questo passa il convento. Cerchiamo di mantenere la speranza. Un abbraccio mimmiano.

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  10. Mai perdersi nella strada del tempo … le lacrime di ghiaccio segnano un destino…affidiamoci …si forse è giusto cos'ì
    bellissimo post Mimma!
    Bacione!
    Chiaretta

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  11. Ciao Domenica, bello tutto, mi sono fermato sul disegno e sulle diverse macchie sulle guance. Poi leggendo, una lacrima, un disegno non più freddo ho pensato ma che cerca e da calore. Il sentiero della vita con le prode piene di erba e fiori sconosciuti non è forse quello che porta alla propria felicita?
    Lo spero per te.

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  12. Buongiorno, cara Mimma, una poesia ironica e molto bella. Ridere delle circostanze della vita aiuta a trarne forza per superarle. Avvilirsi non serve, la vita continua e propio per questo occorre proseguire il cammino con le giuste energie.

    L'eleborazione grafica è artistica e tanto graziosa.

    un caro abbraccio
    annamaria*

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  13. Ma quanta amarezza c'è dietro la maschera, ma sempre si evince nelle tue poesie il senso del riscatto e dell'eternità dell'essere…lasciare impronte sull'acqua è  straordinario, l'anima lascia tracce dove non è possibile alla carne.

    Un caro abbraccio

    frantzisca

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  14. Grazie, amici. Benvenuti nella mia casa sospesa. Papà Espedito, appassionato di lirica, cantava "ridi, pagliaccio" con voce tenorile inesperta perché non aveva studiato. E a me quel pagliaccio tradito che piangeva comunicava tutto il dolore umano. Vi auguro che viviate la trasformazione di ogni dolore in gioia e che la vostra gioia sia piena. Malgrado tutto.

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