La sovrabbondanza dell’ispirazione che afferra


C'è qualcosa di mistico nell'ispirazione poetica, come un soffio
dal di dentro dell'anima.
È imperscrutabile e talmente luminoso da abbagliare diventando oscuro,
sicché la parola cede al balbettio e, talora, al silenzio.
Gli opposti coincidono e diventano altro. L'uomo esplora la miniera
interiore e ne cava gemme variegate, che restano.
L'ispirazione lo sovrasta e non è lui a contenerla, invece ne è contenuto.
Sente che è composta, come il brodo primordiale origine della vita fisica,
da tutta l'umanità poetica passata, presente e futura in un punto solo
di dolore e di amore.
Dolore e amore umani sono l'ispirazione. Ecco la grande identificazione, che è l'origine di ogni gioco poetico, pittorico, musicale e comunque artistico.
Tutta la storia si dice attraverso i poeti oltre le mode, i costumi
e ogni regola religiosa, sociale e politica.
È il trillo alto nella baraonda, un'innocenza originaria che dà gioia in sè e per sè.
Ogni poeta ne è una scintilla.
Chi la prova non la dimentica e ne rimane assetato come di una droga buona.
Chi non ne ha l'esperienza dice che non c'è, però rimane sbalordito quando la riconosce, in trasparenza, nelle righe e nell'arte degli altri.
 

                                                      Domenica Luise

 

14 pensieri su “La sovrabbondanza dell’ispirazione che afferra

  1. Come hai ragione Mimma
    mi sento proprio così quando scrivo,
    certo non sono all'altezza di tanti, ma nel mio basso
    scrivo con l'anima.
    Mi commuovono alcune poesie di amici
    sorrido ad altre penne
    ed è meraviglioso questo potere
    che ci unisci al filo di ogni pensiero.
    Grazie Domenica Luise
    non che Mimma
    un abbraccio
    un sorriso
    con affetto e stima
    Chiara

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  2. un testo che bisognerebbe far leggere anche agli insegnanti, oltre che agli alunni.
    qui siamo alunni della grande scuola che della Vita.
    Ma, come dici in maniera chiarissima, bisogna anche farne l'esperienza.
    per fortuna che di fronte alla misteriosa bellezza dell'arte, della poesia, qualcosa sempre risuona dentro.

    "Chi non ne ha l'esperienza dice che non c'è, però rimane sbalordito quando la riconosce, in trasparenza, nelle righe e nell'arte degli altri."

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  3. Quando c'è quella particolare ispirazione, quel soffio vitale tutto diviene musica e chi lo possiede si anima durante la creazione. Hai espresso un bellissimo concetto sul dono artistico che vibra innato, dono che cresce sfolgorante con l'impegno costante.

    Pensa, cara, che da ieri stavo scrivendo qualche pensiero sul desiderio artistico, è ancora in fase di revisione.

    un bacio
    annamaria 

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  4. E' proprio un mistero, carissima.
    Stanotte ho sognato di miniere e  minatori che facevano schizzare pietre preziose ed oggi trovo nel tuo spazio una spiegazione razionale al sogno.
    Che dire? Mi specchio nel tuo poetico trattato.

    ciao

    franca

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  5. Buonasera, mie care, come mi avete capita bene e subito, ricambiando le mie parole con altrettanta semplicità. È stato bello conoscerci. Passate una serata lieta e abbiate sogni felici come quello di Francuzza.

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  6. Tu l'hai spiegato benissimo, con grande intensità e trasporto,
    ne trovo conferma, è una droga buona
    che ci stacca quasi dalle  sensazioni materiali e ci porta in quelle intime e  remote che si mescolano come in un pentolone e usciranno, quando, non si sa, forse quando saranno mature e pronte a donarsi…
    E' un bel dono che ci ha fatto, Dio o la natura di cui siamo  formati, sicuramente ci aiuta  a vivere meglio.
    C'è un famoso libro " La poesia salva la vita " di Donatella Bisutti, che spiega molto bene il meccanismo poetico e i suoi benefici per tutti…
    Sei il nostro vulcano  di poesia Mimma e ci/mi dai tanto calore, grazie !!! Bacini

     

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  7. Questo suo post si commenta da solo. Mi piacerebbe saper scrivere bene come te, ma è bello lo stesso, come dici, riconoscere poesia, arte e sensibilità nelle righe degli altri, soprattutto le tue.
    Buon weekend!

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  8. MOLTO BELLO
    questo indugiare sul "brodo primordiale" come fonte d'ispirazione alla quale tornare partendo dagli opposti  in cui tutto è innocente. e senza memoria.Essenza di sè non più soggetta a nessun tipo di corrusione ma liberamente (in)felice perchè indifferente a tutto fuorchè al suo essere  natura,naturalmente cosciente d'una ambivalenza da cui non può staccarsi ma solo conviverci senza opporvi resistenza.Se nulla può consolare per questo nostro impasto fatto di fango ed acqua,lo possiamo noi con una sana accettazione per quello che non si può cambiare e…così sia.Mirka

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  9. Buongiorno, signore e signori, penso che a quest'ora stiate ancora ronfando. Il riposo del mattino è il più dolce. Vivete sempre felici, tra poco è anche primavera, la natura germoglia pigola brilla ride e fa la monella. Evviva. Grazie a tutti quelli che passano di qua e specialmente a chi mi lascia una parola di incoraggiamento, ne ho bisogno per fare uscire da me quello che ancora sta in fondo alla miniera.  Un grande musicista (purtroppo non ricordo chi fosse) poco prima di morire sussurrò: quanta musica che non scriverò mai.
    Forse anch'io…

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Scrivi una risposta a chiaramarinoni Cancella risposta